Ott
31
2007

E’ giunto il momento di eliminare i rami secchi. Dopo anni di onorato servizio è ora di mettere a risposo il sito che fu la gloria nella vendita di monopattini elettrici on-line: www.veloscooter.com
(Non sarà un spegnimento totale ma un reindirizzamento alla sezione Veicoli Elettrici di carrelli.it)
Sono molto affezionato a Veloscooter.com perché è anche grazie ai monopattini elettrici che è potuta partire l’esperienza on-line di carrelli.it.
Non sempre sono stati bei momenti (ricordo ancora la finanza che a fine Novembre 2003 mise i sigilli a tutti gli e-scooter presenti a magazzino per poi farci tanto di scuse il 7 Gennaio successivo) ma nel complesso ci siamo divertiti abbiamo fatto buoni affari. Oggi la moda è finita e il mercato non è più interessante ed è quindi ora di parcheggiare il dominio in attesa di definire nuove strategie.
Se qualcuno volesse, nei nostri magazzini esistono scocche, ruote, motori oltre a mezzi completi che per vari motivi non abbiamo potuto vendere (rotture scocca per lo più) pronti per essere ceduti a prezzo di realizzo
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Ott
03
2007
“Bernardo Caprotti è l’imprenditore che ha portato all’eccellenza i supermercati in Italia. Ne ha fatto un caso di
rinomanza internazionale, nel settore. A 81 anni ha deciso di rompere il suo riserbo (niente interviste, niente fotografie, poche apparizioni pubbliche, tanto lavoro) e in questo libro-denuncia racconta ciò che ha dovuto subire per mano delle Coop.
Dai primi contatti con il gigante “rosso” della grande distribuzione fino alle polemiche degli ultimi mesi, il fondatore di Esselunga ricostruisce un confronto pluridecennale scambiato fino a poco tempo fa per normale concorrenza ma che, seondo l’autore, aveva il solo scopo di far sparire la sua azienda dal mercato. “
Conoscendo bene il prodotto carrello spesa e avendo avuto diverse esperienze non particolarmente piacevoli con i signori delle coop, non posso non mettere in biblioteca questo libro/denuncia. 😀
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Set
14
2007
Ennesimo discutibile ‘comunicato stampa’ di eBay
“Siena è la città più e-commerce d’Italia secondo l’indagine compiuta sugli 5 milioni di utenti che eBay.it ha appena annunciato di aver raggiunto. La città toscana è risultata essere la città italiana con la maggior penetrazione eBay. Nella città del Palio, quasi un abitante su quattro (il 22.9%) acquista o vende sul primo sito di aste online italiano.”
Ma che razza di notizia è?? Che cosa vuol dire? Che valore ha? Ha valore per eBay ma nessun valore fuori da quelle mura o da quel sito.
E come se dicessi: “secondo l’indagine compiuta su tutti gli acquirenti di carrelli.it è risultato che Roma è la città che sposta più pacchi in Italia! La capitale d’Italia è risultata la città italiana con la maggior penetrazione carrelli.it. Nella città del capitello, quasi un abitante su cinque (20,2%) sposta i pacchi con un carrello manuale di carrelli.it”
Complimenti all’uffico marketing di eBay che ancora una volta ci dimostra l’abilità nel far passare le informazioni ad uso e consumo del primo sito di aste (non è un e-commerce, anzi ci tengono a dire: eBay è un Iternet Service Provider )
Che dire? Merchant… Svegliatevi!
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Mar
30
2007
eJoy.biz Gioiello Italiano è il mio e-shop dedicato alla vendita gioielli in Pietre Dure Semi-preziose. Gli anelli, i bracciali e braccialetti, le collane e gli orecchini esposti sono tutti realizzati da sapienti mani di artigiani italiani.
Tutto il lavoro viene fatto a mano con i metodi artigianali dell’arte orafa in cui l’Italia è
maestra mondiale. Ogni singolo pezzo è accuratamente prodotto manualmente e controllato con cura così da ottenere e mantenere un livello superiore alla normale produzione industriale che invade il settore. Le pietre dure, le perle d’acqua dolce, i coralli, le madrepore e tutti i materiali etnici sono accuratamente selezionati da per garantire la massima qualità, il miglior taglio e la miglior lucentezza.
In eJoy.biz ho cercato di ‘differenziarmi’ dalla comune offerta on-line: nel negozio è presente una ampia selezione di gioielli in pietre dure semi-preziose presentati per tipologia e per pietre utilizzate.
Il design, la creazione, la produzione e l’argento rodiato anallergico utilizzato sono ITALIANI.
Tutte le creazioni di eJoy Gioiello Italiano sono vendute corredate di certificato di autenticità e descrizione delle pietre
(Vedi anche la scheda negozio)
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Mar
17
2007
Lo scrivo anche qui nella speranza di arginare le continue richieste che mi arrivano su skype, msn, yahoo, mailbox, cellulare….
E’ morto un server e quindi AICEL non è raggiungibile. Un nuovo server è già stato approntato e i tecnici stanno provvedendo al trasferimento dati dal backup dell’altra notte.
Entro domani la situazione dovrebbe tornare alla normalità
Il problema non riguarda solo Aicel ma anche:
www.sollevatori.info
www.sollevatori.it
http://directory.aicel.it
www.carrelli.info
www.carrelli.it
www.aicel.it
www.transpallet.info
www.transpallets.it
www.veloscooter.com
www.saliscale.info
www.archiemedia.com
e un’altra ventina di domini….
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Mar
14
2007
Da qualche tempo mi sto dedicando allo sviluppo di nuovi prodotti e alla ricerca di partners commerciali per ampliare la gamma prodotti su carrelli.it. (superati i 300 articoli!)
Dopo varie analisi di mercato, analisi competitors, qualificazione fornitori ma soprattutto con tanto sviluppo interno e moltissimi test di qualità sul prodotto finito, è finalmente
disponibile la nuova sezione carrelli ospedalieri
Tutti i prodotti sono espressamente progettati e realizzati per essere utilizzati all’interno delle strutture sanitarie (ospedali, case di riposo, ambulatori..) dove qualità, affidabilità, silenziosità, design e sicurezza sono requisiti minimi indispensabili.
I prodotti sono pronti e il fotografo ha già fatto gli scatti. Per ora iniziamo con qualche articolo e man mano che finiremo le schede tecniche e le certificazioni amplieremo la gamma.
Da ieri sono disponibili i carrelli distribuzione biancheria, i carrelli container e i carrelli trasporto universale.
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Mar
02
2007
Ovviamente conosco molto bene la risposta.
Come non potrei visto che i carrelli manuali li vendo per mestiere e che una delle società che li vende on-line si chiama Carrelli.it S.r.l. ?!?
E allora perché questa domanda?
Perché analizzando le statistiche di accesso al sito e quelle di AdWords, con grande sorpresa scopro che ho un buon numero di accessi con questa keywords e che nel 2006 AdWords ha conteggiato più di 1500 impression.
Se cerchiamo “carelli” con Google abbiamo ben 652.000 risultati.
Si va dai siti che vendono lenti a contatto, a quelli di libri, nei libri c’è pure Emilo Carelli giornalista che presenta un suo libro, un ristorante e perfino una notizia relativa ad un omicidio di un certo Carelli.
Ovviamente troviamo anche gli errori di battitura (?) dei concorrenti e quelli della carrelli.it…
Sugli errori di battitura invece si basano gli annunci AdWords nella sidebar di destra. Tutte inserzioni di aziende che i carelli li vendono davvero (c’è anche eBay) e che giocano sul classico errore di battitura.
I miei siti di vendita on-line di carrelli non sono ben posizionati sui principali motori per la parola ‘carelli‘. Per migliorare il posizionamento anche per questa pseudo keyword, seguirò il consiglio del mio guro-smanetton-seo-serp-comparator Alessio e staremo a vedere cosa succede 😉
@Stefano: tu che non smanetti e che con la Inari Tech lo fai di mestire, che ne pensi?
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Feb
16
2007
Sto seguendo con molto interesse (e divertimento) uno scambio di opinioni sull’uso del tu o del Lei nelle comunicazioni on-line e in particolare nello scambio di e-mail.
Il tutto nasce da un ‘rimprovero’ ricevuto a seguito dell’ennesimo automatismo nella generazione di mail dei nostri sistemi (carrelli o forum che siano).
| Oggetto: Conferma registrazione
| Testo: Ma perché date del tu a persone che non avete mai né visto né
| sentito prima? Cordiali saluti
| Firmato con nome e cognome, senza carica. Il dominio dell’indirizzo email è
| quello di una importante case editrice italiana.
Interessante leggere pareri diversi che fanno ben capire come il mondo web non abbia regole certe e sia privo del concetto di ‘forma’.
Nell’ambito lavorativo (almeno nel mio) il “lei” è la consuetudine e, salvo rari casi, lo stesso registro viene mantenuto anche in tutte le comunicazioni via e-mail.
A me è sempre stato insegnato il rispetto delle persone e quindi tendo a dare del Lei a tutte quelle che non conosco e con le quali ho solo rapporti formali.
Quando, negli scambi epistolari, voglio riconoscere un maggiore rispetto al mio interlocutore, ricorro all’uso del Lei (con la L maiuscola.. per alcuni assolutamente demodè).
Personalmente, sia nell’off-line che nell’on-line, trovo fastidiosi gli approcci informali in genere. Assolutamente da evitare in tutti quei casi di rapporti di lavoro e in tutte quelle circostanze dove esiste un rapporto formale o occasionale.
Il ricorso alla terza persona non significa necessariamente voler mantenere le distanze, ma semplicemente dimostrare rispetto.
A meno di non essere in ambiti ludici e/o amatoriali, dove comunque l’uso del tu è la consuetudine, non sarebbe errato ripristinare la buona e vecchia regola del ‘lei’ anche nelle mail e nel web in generale.
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Feb
16
2007
Forse è il primo caso in Italia: YouTube utilizzato per ‘dimostrare’ il prodotto all’interno di un e-shop.

http://www.bitpower.it/oscom/catalog/x360battlestationsmidway-p-1774.html
Naturalmente la cosa non poteva che succedere nel negozio di videogiochi della Bitpower.
Armando, integrando nel suo negozio OsCommerce il codice Embed che YouTube rende disponibile, permette di farsi un’idea molto chiara del gioco.
Ho chiesto ad Armando come gli fosse venuto in mente di integrare YouTube al suo negozio:” usavo il video embedded per il blog e mi son detto perché non usarlo per vendere? Utilizzare YouTube non mi costa nulla ma soprattutto non utilizzo nemmeno la banda del mio server. L’unica cosa a cui devo stare attento è linkare i puri video commerciali della casa sviluppatrice”
Che dire? Semplicemente geniale no?
L’idea di utilizzare i filmati per ‘dimostrare’ il prodotto non è certo nuova e anzi c’è una tendenza in atto (la video user experience -ne ha parlato anche De Nardo al convegno AICEL– ma nessuno aveva ancora pensato di farlo a ‘spese’ di YouTube!
Adesso posso riprendere in mano il vecchio esperimento fatto su carrelli.it e allargare il discorso a tutti i mie prodotti pubblicando i filmati su YouTube!
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Feb
09
2007
Il buon Yoda Alessio ha lanciato un post interessante nel suo blog: Come perdere le vendite senza accorgersene.
Alessio ha messo in evidenza come una delle principali cause dei “carrelli abbandonati” (e quindi della mancata vendita) sia la registrazione obbligatoria che alcuni Merchant decidono di mettere in fase di checkout.
(Bellissimo il paragone col supermercato: “ma quando vai al supermercato sotto casa ti chiedono una parola d’ordine? Ti chiedono di compilare un questionario prima di arrivare alla cassa?” )
Io sono convinto che la registrazione sia un vero deterrente alla vendita e che debba essere una opzione ma mai obbligatoria.
Dallo scambio di commenti al post di Alessio si può capire come esistano opinioni diverse…
Da merchant (e da markettaro) dovrei preferire la registrazione dell’utente: mi consentirebbe di profilare i miei clienti e creare database da utilizzare per azioni di marketing.
Invece, da sempre, ho deciso di lasciare libertà totale ai clienti dei miei e-shop.
Non chiediamo la registrazione (non è proprio prevista) e al massimo chiediamo il permesso di mettere un cookie che consentirà di non riscrivere i dati di fatturazione in caso di successivo ordine.
Offriamo poi la possibilità di iscriversi ad una newsletter (per ora utilizzate solo per fare gli auguri di Natale).
Tutti i clienti serviti in questi anni sembrano aver gradito e mai nessuno si è lamentato anche nei casi di ordini ordini ripetuti.
Noi chiediamo il permesso e diamo possibilità di scelta: i 1500 iscritti alla newsletter della sola carrelli.it sembrano aver gradito.
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