Feb
23
2008
[UPDATE del 10 Luglio 2009]
PAGINE.IT: FRODAVANO IMPRENDITORI CON PUBBLICITA’ ON LINE, DUE ARRESTI
http://www.primadanoi.it/modules/news/article.php?storyid=3917
[/UPDATE]
In ufficio arriva di tutto e ovviamente arrivano le fatture dei fornitori. Capita anche che ogni tanto arrivino fatture di fornitori sconosciuti per servizi mai richiesti che avanzano richieste di pagamento. Gli errori sono rari, spesso è una truffa!
Qualche tempo fa in ufficio è arrivata una fattura da una fantomatica PAGINE.IT S.r.l. che ci addebita 280 Euro per un non meglio precisato “Servizo Banner Annuale”.
Oltre a non sapere chi sia questa Pagine.it abbiamo la certezza di non aver mai richiesto servizi di quel tipo (e mai ci affideremmo ad una azienda che vende servizi di visibilità su siti a visibilità zero!) e sopratutto di non aver mai firmato nulla.
Alla memoria ci torna una fattura di qualche anno fa di una certa Pagine Italiane…. o meglio la tentata TRUFFA di Pagine Italiane. Nome simile, stesso modus operandi, stessa area geografica, stessi soci (indagati)
Ma la ciliegina sulla torta doveva ancora arrivare. Mercoledì mi passano una telefonata. Una ‘gentile’ signorina mi chiede se abbiamo ricevuto la fattura e soprattutto se abbiamo effettuato il pagamento: la faccia peggio del deretano!
Ma come?!? A questi signori non basta cercare di truffare mandando fatture per servizi mai richiesti, ma hanno pure la faccia tosta (si può dire tosta?) di chiamare per sollecitare il pagamento (e magari fare velate minacce di azioni legali qualora non si ottemperi).
Questi signori vanno trattati esattamente come meritano: IGNORATI!
Se vi arriva una fattura da PAGINE.IT procedete in questo modo:
– archiviatela senza contabilizzarla (non perdete tempo a rispedirla o fare fax/raccomandate di contestazione, tanto non risponderanno)
– mandate copia della fattura con segnalazione di tentata truffa alla Polizia Postale
– aspettate che vi chiamino (un paio di settimane)
– chiedete che vi mandino copia del contratto/abbonamento/incarico da voi sottoscritto
vi diranno che vi hanno mandato una mail dove vi avvisavano di aver attivato un servizio gratuiti per il primo anno e a pagamento per il successivo. Che in internet basta questo…
– interrompete la comunicazione senza dire nulla 😀
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Nov
13
2007
Ci siamo riusciti!
Siamo riusciti dove altri non avevano mai osato. Siamo riusciti in quello che altri non avevano mai neanche pensato!
Abbiamo reso sicuri gli acquisti on-line… vi presento COMPRA SICURO
L’iniziativa ‘Compra Sicuro’ non ha precedenti nel panorama internazionale e offre per la prima volta una copertura totale da tutte le evenienze assicurando l’esito positivo dell’esperienza di acquisto. Il nostro progetto permetterà ai nostri clienti di avere la certezza di ricevere quanto da loro acquistato dai siti di Carrelli.it: CONSEGNA ASSICURATA !
Con Reale Mutua Assicurazioni, unica compagnia che ha saputo ascoltare la nostra idea, abbiamo sviluppato e creato una forma di garanzia del tutto nuova per il consumatore.
Il nostro obiettivo era quello di offrire una sicurezza totale ai nostri clienti. Siamo consapevoli che nelle attività di vendita on-line possono esserci delle zone d’ombra e disservizi che sono causa di insoddisfazione e contribuiscono ad incrementare il timore di essere truffati. Quante volte ci siamo sentiti dire “Non mi fido.. e se poi non mi arriva la merce?” oppure “chi mi garantisce che effettuerete la spedizione dopo che avrò effettuato il pagamento?” o peggio “in passato mi è già capitato di essere truffato…” o ancora “lo hanno fatto vedere anche a Striscia la Notizia.. sembrava una azienda seria e invece non spediva”
Ci serviva quindi uno strumento che rendesse sicura e certa la consegna.. ci serviva un modo per dire al cliente “con noi puoi stare tranquillo”, dovevamo fargli capire che avrebbe ricevuto quanto ordinato ma soprattutto che con carrelli.it la CONSEGNA è ASSICURATA!!!
Ci serviva ‘qualcosa’ che coprisse da tutte le evenienze e dai rischi e che desse al cliente la massima tutela dell’acquisto ma ci serviva anche ‘qualcuno’ di comprovata probità e imparzialità che facesse da garante.
Lo strumento lo abbiamo inventato: COMPRA SICURO
Il partner lo abbiamo trovato: REALE MUTUA ASSICURAZIONE
Adesso possiamo dirlo: La CONSEGNA è ASSICURATA! Se per un motivo qualsiasi il nostro cliente non ricevesse quanto ordinato e pagato, Reale Mutua Assicurazioni rimborserà l’intero importo!
COMPRA SICURO, abbiamo reso sicuri gli acqusiti on-line!
Sono certo che le aziende e i consumatori che finora non hanno mai acquistato via internet potranno trovare nuove motivazioni e vivere con tranquillità anche il nostro mondo!
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Ott
26
2007
….ovvero quanto sono ‘strani’ i dati di Confcommercio-Istituto Piepoli se comparati con quelli dell’Osservatori del Politecnico di Milano
In Italia la merce falsa ha un giro d’affari di circa 7,2 miliardi di euro. Lo rileva un rapporto Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli
Della torta, una fetta di 3,3 miliardi riguarda oggetti d’abbigliamento, accessori e prodotti multimediali e informatici, cosi’ suddiviso:
– abbigliamento/moda, 2 miliardi di euro;
– accessori, 1,2 miliardi di euro;
– prodotti multimediali/informatici, 130 milioni di euro
Almeno il 30% della merce venduta via Internet e’ contraffatta. ….. le previsioni suggeriscono che la quota del 30%, secondo una prima analisi dei dati, incrementera’ ancora

5,3 miliardi di euro il valore dell’e-commerce b2c in Italia (valore stimato nel 2007)
– 156 milioni di Euro il valore totale delle vendite di abbigliamento on-line (per 2 terzi fatturata da Yoox.it)
– 644 milioni di Euro il valore totale delle vendite di prodotti multimediali/informatici on-line (dove 5 operatori rappresentano il 40% del valore totale)
– 1.4 miliardi di Euro il valore totale delle vendite c2c (su eBay per la quasi totalità)
– 2.6 miliardi di euro il valore delle vendite di servizi/prodotti turistici
Quindi se la matematica non è un’opinione ma soprattutto se quanto affermato da Confcommercio, Istituto Piepoli e Politecnico di Milano corrispondesse al vero, possiamo affermare senza ombra di dubbio che:
– togliendo dal totale vendite on-line quanto difficilmente può essere contraffatto (assicurazioni, biglietti aerei, pacchetti viaggio, prenotazioni alberghiere, grocery etc) e non considerando tutto quello che non è e-commerce (ovvero eBay con le sue aste) il valore totale delle vendite on-line non arriva a 1 miliardo di euro
– a meno che Yoxx non venda merce contraffatta, il mercato dell’abbigliamento on-line vale 50 milioni di Euro
– a meno che mediaworld, monclick etc non rifilino merce contraffatta, il mercato dei prodotti multimediali/informatici vale poco più di 300 milioni di euro
Con questi dati, anziché titolare “Il 30% della merce venduta on-line è contraffatta” i lanci di agenzia poi ripresi da giornali & c, danneggiando l’e-commerce italiano, gli strateghi in comunicazione avrebbero dovuto fatto meglio a rassegnarsi all’anonimato oppure ricorrere a titoli più ‘reali’. Non sono un esperto di comunicazione ma qualche idea mi è venuta:
” il negoziante sotto casa ti rifila merce contraffatta! lo rivela lo studio Confcommercio-Istituto Piepoli”
“eBay: le aste contraffatte! secondo lo studio Confcommercio-Piepoli attraverso il sistema di aste on-line si smercia on-line la maggior parte della merce contraffatta”
“I vucumprà: un mercato da 7,2 miliardi di Euro. Confcommercio-Istituto Piepoli fotografano la situazione Italiana sulla contraffazione”
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Ott
25
2007
I merchant uniti contro la contraffazione. AICEL lancia un appello agli operatori del commercio elettronico ma sopratutto ai consumatori che abitualmente fanno acqusiti on-line
Basta accusare ingiustamente l’intero settore. Colpiamo solo chi non rispetta le regole!
Non sono un falsario, orgoglioso di essere merchant!
Ecco l’appello lanciato da AICEL
**************
Falsario a chi?Di oggi l’ennesima notizia a discredito del commercio elettronico italiano.
Secondo un’indagine svolta dalla Confcommercio, il 30% delle merci contraffatte vendute nel nostro paese vengono offerte attraverso Internet.
E’ sotto gli occhi di tutti come questo possa avvenire.
Mentre i negozi on-line vengono controllati, ci sono altri canali di vendita completamente senza verifiche.
Canali dove chiunque può vendere riproduzioni, copie e falsi senza incorrere in nessun tipo di sanzione.
Il tutto senza garanzie, senza tutele a discapito della sicurezza e della salute degli acquirenti.
AICEL richiede l’impegno attivo da parte di tutti -operatori e consumatori – in quanto la contraffazione non solo è un reato, ma anche un calcio nel sedere alla cittadinanza onesta.
Se nella navigazione entrate in contatto con annunci o proposte commerciali di prodotti contraffatti scrivete senza esitazioni a sos@gat.gdf.it
La legalità è la norma, non l’eccezione.
*********
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Ott
24
2007
La recentissima RICERCA CONFCOMMERCIO-ISTITUTO PIEPOLI ha evidenziato come la contraffazione sia un mercato che vale 7 Miliardi di Euro. Si legge infatti che “In Italia la merce falsa ha un giro d’affari di circa 7,2 miliardi di euro. Acquisti per oltre 108 milioni nel settore dell’abbigliamento, prodotti multimediali e informatici”
La contraffazione è un fenomeno noto da anni che ha smesso di colpire e di fare notizia. Ed ecco allora che gli strateghi della comunicazione hanno ben pensato di buttare l’amo al quale moltissimi pesci hanno subito abboccato facendo rimbalzare la notizia: “Almeno il 30% della merce venduta via Internet è contraffatta. In merito alla merce contraffatta venduta via Internet, le previsioni suggeriscono che la quota del 30%, secondo una prima analisi dei dati, incrementerà ancora.”
Questa è l’ennesimo attacco al ‘mio’ mondo: l’e-commerce fa paura e bisogna boicottarlo sempre e comunque! Seminare terrore fra quanti vorrebbero avvicinarsi agli acquisti online e demolire le certezze di chi già pratica questa rischiosissima attività.
Sono sicuro: prima o poi qualche genio arriverà a parlare di ‘dose ad uso personale’ oltre la quale fare acquisti on-line sarà un reato!
Leggi: CONTRAFFAZIONE: UN “MERCATO” DA 7 MILIARDI DI EURO
Modifica del 29/10/2007
La Segreteria Generale FENAPRO comunica che il link è stato cambiato e che http://www.confcommercio.it/home/contraffazione.doc_cvt.htm non è più attivo.
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Ott
09
2007
Me lo chiedevo giusto ieri.. ed ecco che oggi IBS mi avvisa che l’ultimo libro di Harry Potter è prenotabile.
C’è la piccola copertina disponibile (la grande ancora non è on-line) ma non appena disponibile con il plug-in CoveerBook e grazie all’ISBN-13 9788884518781 , avrò la copertina disponibile!

Intanto se qualcuno vuole approfittare dell’offerta magari per fare qualche regalo:
Una grande offerta per chi prenota su IBS! |
 |
Harry Potter e i doni della morte, sarà acquistabile su IBS dal 5 gennaio 2008, ma se lo prenoti ora avrai:
– consegna gratuita
– sconto del 20%
– 1 buono da 5 euro per ogni copia acquistata, spendibile su IBS per i tuoi futuri acquisti!
L’offerta è valida solo sulle prenotazioni, quindi… perchè aspettare? Prenotalo subito e il 5 gennaio lo riceverai!
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Ott
08
2007
Gironzolavo sul web del mio spacciatore ufficiale di libri (IBS) quando mi sono ricordato che in questi giorni sarebbe dovuto uscire l’ultimo libro della saga di Harry Potter. Un acquisto da fare, un nuovo libro da leggere e una nuova copertina da aggiungere alla mia Ueb2PuntoZero-biblioteca. (a breve l’aprirò al ‘pubblico’)
Ho cercato un po’ ma nessuna traccia: “forse non lo pubblicizzano fino a quando non disponibile? forse ricordo male? ma c’è la copertina almeno? nulla!”
No.. non ricordavo male e infatti trovo la notizia: “L’uscita in Italia era prevista in ottobre, ma è stata posticipata a sabato 5 gennaio 2008 da Salani Editore“
Se intanto qualcuno fosse a conoscenza del codice ISBN e/o avesse una anteprima della copertina.. almeno fino alla Befana mi consolerò avendo la copertina in bella mostra fra i ‘Libri da Comprare” nel widget qui di fianco
Intanto le copertine delle edizioni ‘non italiane’:
 |
 |
Britannica
Junior
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Britannica
Senior
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 |
 |
Americana
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Olandese
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 |
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Tedesca
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Set
14
2007
Ennesimo discutibile ‘comunicato stampa’ di eBay
“Siena è la città più e-commerce d’Italia secondo l’indagine compiuta sugli 5 milioni di utenti che eBay.it ha appena annunciato di aver raggiunto. La città toscana è risultata essere la città italiana con la maggior penetrazione eBay. Nella città del Palio, quasi un abitante su quattro (il 22.9%) acquista o vende sul primo sito di aste online italiano.”
Ma che razza di notizia è?? Che cosa vuol dire? Che valore ha? Ha valore per eBay ma nessun valore fuori da quelle mura o da quel sito.
E come se dicessi: “secondo l’indagine compiuta su tutti gli acquirenti di carrelli.it è risultato che Roma è la città che sposta più pacchi in Italia! La capitale d’Italia è risultata la città italiana con la maggior penetrazione carrelli.it. Nella città del capitello, quasi un abitante su cinque (20,2%) sposta i pacchi con un carrello manuale di carrelli.it”
Complimenti all’uffico marketing di eBay che ancora una volta ci dimostra l’abilità nel far passare le informazioni ad uso e consumo del primo sito di aste (non è un e-commerce, anzi ci tengono a dire: eBay è un Iternet Service Provider )
Che dire? Merchant… Svegliatevi!
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Lug
10
2007
Su Economy 4 Luglio 2007 c’è un articolo di Zornitza Kratchmarova che ho trovato molto interessante: “Negli USA il debito è sul web”.
Nell’articolo, dopo aver fatto una rapida panoramica sulla situazione (non rosea) dei nostri cugini americani e sul loro rapporto con il ricorso al credito, si legge che “L’ ultima frontiera del credito al consumo a stelle e strisce è il credito peer to peer che utilizzando un modello di file sharing online sull’esempio dell’ex Napster, consente di ottenere denaro da privati. E senza nemmeno ricorrere ad alcun tipo di intermediazione finanziaria.
Il pioniere in questo campo è stato il portale internet Prosper che, sotto la finestra <>, riporta alcuni esempi con la somma richiesta e il tasso d’interesse applicato. Con un click si possono avere i particolari anche sul grado di affidabilità del richiedente e la parte di reddito mensile che dovrebbe servire a ripagare il debito. Lo slogan è: ‘Un metodo facile, veloce e sicuro’. E sono in molti a crederci visto che al momento della chiusura di questo articolo le persone registrate sul sito erano 310 mila per un totale di 68 milioni di dollari prestati” – oggi sono 330 mila con 73 milioni-
Visto che Agli Italiani piace ‘cabrio’ -parliamo dell’assegno-, dato peraltro confermato dal recente Rapporto di Bankitalia, e che sempre più spesso fanno acquisti finanziati, a rate o con altre forme di indebitamento, sono sicuro che a breve ne sentiremo parlare anche da noi.
Le aziende specializzate nel credito al consumo non mancano e ogni giorno nasce una nuova realtà. Per ora hanno aggredito i mercati classici utilizzando i media di massa ma fra poco la bagarre si scatenerà anche on-line.
On-line esiste spazio anche per iniziative come quella di Prosper che preoccupandosi di far incontrare la domanda con l’offerta possono realizzare utili senza particolari rischi.
In Italia la per ora è sbarcata New College Capital Ltd, società di asset management londinese, che assieme a Nova Partners, una boutique di corporate finance di Milano, hanno già attivato Zopa e sono in attesa delle autorizzazioni da parte di Bankitalia
A ben guardare in Italia però una piattaforma in grado di far incontrare domanda e offerta esiste già, una società con alta liquidità, con un banca appartenente al gruppo e (forse) già autorizzata da bankitalia: Si chiama eBay…. e se eBay si lanciasse nel business?
In fondo un italiano finanziato da eBay compra con buon senso! 😉
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Giu
07
2007
Da SPOT&Web
“Crediamo che la sicurezza online sia un tema fondamentale e per questo e-Bay.it da sempre collabora attivamente con le forze dell’ordine per la sicurezza del commercio elettronico, contro truffe, frodi e contraffazione – afferma Alessandro Coppo, Direttore Generale eBay Italia – ma è la prima volta che uniamo le nostre esperienze con un’iniziativa così mirata ed un sito internet dedicato. Ci auguriamo che tale campagna possa sensibilizzare gli utenti Internet alle poche regole da seguire per fare ecommerce in totale sicurezza”
Dal Convegno Il commercio elettronico e le aste online: profili giuridici e prassi operative (i video sono on-line)
“Non è compito di eBay accertare se gli utenti siano degli evasori fiscali. Per questo esistono le autorità preposte. eBay è un Iternet Service Provider e non è responsabile delle attività dei propri inserzionisti”
Ma come?
Per la ‘sicurezza secondo eBay’ e l’identificazione delle truffe on-line ‘collaborano attivamente’ mentre per l’identificazione di chi fa ecommerce senza garantire il consumatore, senza dare le garanzie minime imposte dalla legge, evadendo il fisco e danneggiando l’intero comparto ecommerce si nascondono dietro le autorità preposte?!?
Eppure ad ebay basterebbe davvero poco. Anzi.. non dovrebbero nemmeno collaborare con nessuno, potrebbero fare tutto da soli.
Basterebbe bandire dalla piattaforma tutti quei venditori ‘non professionali’ che hanno accumulato un tale numero di feedback impossibili da giustificare a meno di non avere una attività commerciale o una cantina da fare invidia a Buckingham Palace (eddai.. non esistono cantine cosi capienti ma sopratutto nelle cantine ci mettiamo il ciarpame e non le cose nuove sigillate)
Ma perché non lo fanno ? Forse perché ebay, oltre ad essere presente in tutti i consorzi, patrocinare tutte le iniziative, le associazioni (aicel esclusa) vicine all’ecommerce, oltre a dichiararsi ‘primo ecommerce in Italia’ è anche membro del Consorzio Svuotiamo le Cantine d’Italia ?
O forse, più semplicemente, perché a loro poco importa CHI, COME e COSA si vende, l’importante è che a transazione conclusa il venditore versi la percentuale ad eBay (e se la transazione si è conclusa utilizzando PayPal tanto meglio!)
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