Set 05 2008

Lago di Cemento

Italia Nostra ha contato le ‘nuove abitazioni’ costruite in 14 paesi della Riviera bresciana dal 1981 al 2001 (data dell’ultimo censimento Istat), scoprendo che sono aumentate del 47 per cento. È come se nel giro di quattro amministrazioni fossero spuntati dal nulla sette nuovi comuni, fatti tutti di seconde casesolo cemento e asfalto, senza abitanti. Dal 2001 al 2007 poi, il boom dei prezzi ha scatenato un altro sacco urbanistico.

 

E ora incombe una nuova ondata di cemento. Sommando solo i progetti già in cantiere nei tanti piccoli comuni sparsi tra Brescia, Verona, Mantova e Trento, si supera abbondantemente il tetto di oltre un milione di metri cubi di nuove costruzioni.

 

Un esperto magistrato della zona riassume schiettamente: “La Dc di una volta era clientelare anche con l’edilizia, ma aveva il senso del peccato. Oggi troppi assessori e progettisti hanno perso ogni pudore nel mescolare affari e politica“.

 

Non serve commentare. Questi periodi fotografano perfettamente il Garda (e l’Italia) di questi ultimi 20 anni! 
Sarebbe il caso di ricordarcelo alle prossime elezioni: nessuno dei suddetti

Leggi la notizia: Lago di Garda e di cemento

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Set 03 2008

TIM: anche noi usiamo Vodafone !

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Non è una battuta.  E’ quanto ha risposto la gentile signoria del Servizio Clienti TIM alle mie rimostranze per il trattamento riservato ai vecchi abbonati e alla minaccia di cambiare operatore perchè più conveniente.

Ero carico, pronto a discutere, pronto a giocarmi la carta della (pre) redemption che gli operatori telefonici fanno quando cambi gestore e chiedi la portabilità del numero.  (Sapete no? Quelle cose che fanno quando si accorgono che stanno perdendo il cliente.. quella telefonata che ti arriva dove pur di non farti andare via ti offono questo mondo e quell’altro)

Racconto i miei disservizi e la mia insoddisfazione per l’attuale piano tariffario, discuto sulla mancata comunicazione del cambio tariffario, faccio presente che con altri operatori spendo meno…..  Sono pronto a farmi proporre una tariffa supervantaggiosa, forte anche dei miei 12/13 anni di fedeltà a TIM, mi sento rispondere:
Guardi, anche io ho un Vodafone ricaricabile.. la tariffa è ottima!

Panico.. ma sto parlando con TIM? vuoi vedere che ho chiamato Vodafone?

No.. è TIM.. è solo che sono un povero vecchio abbonato di merda!

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Set 02 2008

Valore del prezzo nell’e-commerce

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Ho trovato un mio intervento datato Luglio 2006 in Mlist. Una discussione sul ‘futuro’ dell’e-commerce aveva messo in evidenza un ‘falso mito’ dell’e-commerce: il prezzo (basso) è la variabile determinante per il successo di un e-commerce.

Due anni dopo, con qualche migliaio di post tematici e di vendite on-line di esperienza, posso con tranquillità ribadire lo stesso concetto:  le motivazioni che portano i consumatori a preferire il mercato on-line rispetto a quello tradizionale sono tante e diverse. La ‘convenienza’ non è da ricercarsi solo in termini di prezzo.

e-commerce non sempre significa necessariamente ‘basso prezzo’.
L’enunciato <<contenimento dei costi da parte delle aziende – quindi il ribasso per chi compra >> non trova una dimostrazione unica.

————————- 

Valore del prezzo nell’e-commerce

Vuoi per il mio ruolo di merchant, vuoi per l’associazione AICEL che da qualche anno porto avanti, sto leggendo con molto interesse lo scambio di opinioni all’interno della discussione ‘e-commerce dove vai?’ (http://mlist.belowtheweb.it/ar chivi/3d/env/msgid-44597.html# 4380 3) (http://www.mlist.it/discussioni/e-commerce-dove-vai?tree_view=childscomments )

Ci sono moltissimi spunti di riflessione e argomenti che meriterebbero discussioni separate ma almeno su uno vorrei soffermarmi un attimo: il prezzo come variabile determinante.

La variabile prezzo non può e non deve essere considerata la discriminante per il successo di un’impresa on-line.

Una attività on-line è equiparabile in tutto e per tutto ad una attività tradizionale.

Non è vero che per fare e-commerce basta un ufficio (o il PC di casa), non serve un magazzino, non serve personale, non si pagano insegna e le spese in comunicazione sono molto più basse.

Sono falsi miti che sarebbe opportuno iniziare a demolire anziché alimentare magari con la speranza per alcuni di vedere aumentare il portfolio clienti!

Una attività on-line è soggetta alle stesse norme base di una attività tradizionale alle quali si sommano quelle specifiche per la vendita a distanza e la tutela dei consumatori. (comunicazioni, diritto recesso, privacy solo per citare le più conosciute)

Il prezzo è determinate solo per i mercati maturi, con beni alla fine del loro ciclo di vita o divenuti commodities. Questi mercati sono caratterizzati da pochi player dominanti e da tanti piccoli “reseller” che spesso si approvvigionano dagli stessi big-player (basti pensare ad Esprinet che fornisce buona parte dei venditori di informatica e contestualmente gestisce una attività rivolta al mercato consumer).

I big marginano sui grandi volumi, tutti gli altri sopravvivono con margini ridicoli grazie ai servizi che i big gli riservano (per aprire un negozio di Notebook basta un PC, un fornitore di prodotto e di flussi da integrare nel carrello on-line e che gestisca le spedizioni dalla piattaforma logistica centrale –un gioco da ragazzi-).

In questi mercati valgono davvero le affermazioni fatte sulla riduzione delle spese vive e dei costi di gestione e realmente si può parlare di attività virtuali, ma non dimentichiamoci che costituiscono l’eccezione o sono solo una parte del mercato e non valgono come regola per tutto l’e-commerce.

Le motivazioni e le dinamiche che portano un cliente a preferire un acquisto on-line anziché dal “bottegaio” sotto casa sono tante e tali da non poter essere trascurate o offuscate dalla sola variabile prezzo.

Lo scorso Novembre come associazione merchant abbiamo lanciato il progetto nazionale “7motivi” – sette motivi per scegliere l’e-commerce www.7motivi.it – proprio perchè come operatori dell’ecommerce riteniamo doveroso avviare un dialogo aperto con l’utenza e far focalizzare l’attenzione sui vantaggi che il commercio elettronico italiano può offrire.

Infine, una riflessione: se la variabile prezzo è davvero la determinante del successo di impresa, allora l’e-commerce è destinato ineluttabilmente a diventare affare dei soli produttori.


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Ago 31 2008

Lago di Garda: mafie nostrane e d’importazione

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I<<sono venuti qui gli uomini della Digos, mi hanno vivamente consigliato di far denuncia e soprattutto di non prendere sottogamba le minacce. È stata investita della cosa anche la Direzione antimafia». Sì, perché la situazione nel Garda agiscono mafie nostrane e d’importazione. E la trasformazione di terreni agricoli in edificabili ne farebbe schizzare il prezzo alle stelle.
Fonte: Il Giornale

Non è una notizia ‘nuova’; ogni abitante del Lago di Garda e di Desenzano in particolare non può far finta di non sapere, ma leggerlo in toni così chiari fa sempre un certo effetto! Altro che ediliza col barbatrucco! GOSH!

Domanda della sera: chi trasforma i terreni da agricoli ad edificabili?

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Ago 31 2008

Alitalia: un dovere partecipare agli utili, un diritto accollarvi i debiti

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“Non ci regalano Alitalia un dovere accettare questa sfida”

Questo è il titolo dell’intervista rilasciata da Roberto Colaninno ad Ezio Mauro di Repubblica. Già il titolo lascia presagire molto!!

E qual è invece il ragionamento che l’ha convinta a muoversi?
“Provo a dirlo in modo semplice: la responsabilità. Se fai l’imprenditore, una sfida come questa ti chiama, come un dovere.

Anche io sento il dovere di partecipare a questa sfida… dove devo firmare?

Ma è una partita che si gioca con strane regole costruite su misura per voi, non le pare?
“Senta, spero che a nessuno venga in mente che qui ci stanno regalando qualcosa, prima di tutto perché nessuno mi ha mai regalato niente, e poi perché il rischio è grosso così…”.

Parliamone… anche io sento mi sento in diritto di non avere nulla in regalo…

Va bene, ma la sua etica da imprenditore non ha niente da dire sul fatto che tutto il rosso di Alitalia – uomini e debiti – si scarichi sullo Stato, come ai bei tempi democristiani dell’Efim?
“Mi scusi, ma lei sa dirmi come possiamo salvare questa azienda se non si fa così? Io, con tutta la buona volontà, non sono mica mago Merlino. Qui l’azienda è cotta, non c’è più, non c’è più niente.

Verità!?! Ma come? Se non c’è più nulla com’è che nasceranno due aziende? (Newco e la ‘Bad Alitalia’) Diciamo che in Bad Alitalia non c’è più niente.
Io mi sento in dovere di partecipare ai profitti della Newco ma di diritto mi accollo parte dei debiti della’Alitalia. Com’è sta storia?

Ma non le viene in mente che a queste condizioni d’eccezione tutti sarebbero capaci di vincere la sfida?
“E che lo facciano allora, che vengano. Non è che qui ci sia una cosca che si divide protezioni e benefici. Diciamola tutta una buona volta: non ho avuto benefici nemmeno a Telecom,

A chi devo mandare la richiesta? Il dovere chiama!!!

Con l’utile garantito della vendita tra qualche anno dell’azienda risanata, utile per voi privati, debiti per lo Stato: non è un privilegio?
“Dello Stato abbiamo già parlato. Quanto ai privati, che vendano secondo convenienza fa parte della logica di mercato. Non sfruttiamo il pubblico, cogliamo un’opportunità di mercato, ma attenzione: il risultato sarà dato da quell’opportunità più le nostre capacità e il nostro impegno.

Credo di essere capace, ho un forte senso del dovere e mi impegno molto…

Un’ultima domanda: cosa le ha detto dell’operazione Alitalia suo figlio Matteo, ministro ombra dell’Industria del Pd, che sta all’opposizione di Berlusconi?
“Lui critica le idee di Berlusconi, e io lo rispetto. Lui rispetta me come imprenditore. Andiamo avanti così, e ci vogliamo bene”.

Destra o Sinistra non fa sdifferenza, l’importante è volersi bene (e fare affari)

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Ago 30 2008

Il cambio tariffe di TIM e VODAFONE: avviato procedimento

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Una notizia che pubblico con particolare piacere:

ANTITRUST ACCOGLIE ESPOSTO ALTROCONSUMO NUOVE TARIFFE TELEFONIA CELLULARE: AVVIATO PROCEDIMENTO CONTRO TIM E VODAFONE
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha annunciato l’avvio di un procedimento contro gli operatori Tim e Vodafone per i cambiamenti dei piani tariffari, come richiesto formalmente da Altroconsumo con un esposto. L’Antitrust ha accolto i rilievi mossi da Altroconsumo, ravvisando estremi di pratiche commerciali ingannevoli e omissive. I cambiamenti potranno essere sospesi.
Nella comunicazione di avvio del procedimento, si legge che “esistono i presupposti perché l’autorità deliberi la sospensione provvisoria delle pratiche descritte” (cioè dei cambiamenti dei profili tariffari annunciati in agosto), perché le pratiche commerciali potrebbero “considerarsi ingannevoli e omissive”.
Alla luce di quanto dichiarato dall’Autorità, Altroconsumo chiede a Time Vodafon di sospendere i cambi dei piani tariffari annunciati e invita gli utenti a rifiutare i cambiamenti proposti dai due operatori.
Secondo l’associazione indipendente di consumatori i rincari previsti per profili medi di utenza in un anno vanno da 49 sino a 83 euro, con picchi d’aumento sulle singole telefonate di oltre il 100%.

Avevo trovato alquanto disdicevole il comportamento di TIM quando il 3 Luglio inviò a Fabiana questo SMS

Dal 6 Agosto l’attuale meccanismo di auto ricarica cesserà. Aderisci gratis alla nuova autoricarica: chiama 4916. Per Info/Recesso senza penali www.tim.it/negozi

Ancora più riprovevole il fatto che TIM si fosse dimenticata di avvisare anche me!!
Ma io sono un vecchio abbonato (da almeno 15 anni) e come disse il Dott. Scarpa: <Povero vecchio abbonato di merda.>>

Ma adesso sono contento e sarà ancora più piacevole abbandonare TIM….

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Ago 28 2008

webchising: forse un modo per guadagnare qualche spicciolo esiste!

Che non creda nell’iniziativa di shop.it come ‘modo’ di fare e-commerce e guadagnare facilmente è abbastanza noto.

Per quanti ancora sono convinti di poter accumulare ricchezze utilizzando il webchising, non mi rimane che segnalare una nuova fonte di guadagno messa a disposizione dallo staff di shop.it: il programma di affiliazione attraverso tradedoubler!

Affiliati subito!
Scopri le tue commissioni:
– 0.50 Euro per ogni registrazione proveniente dal tuo sito
– 3 Euro per la prima vendita effettuata sul negozio aperto dietro tua segnalazione

0,50 Euro per ogni negozio aperto e 3 euro per la prima vendita effettuata più gli alti guadagni dei miei negozi su shop.it! già conto le banconote! 😀

Forza! Buttiamoci tutti nell’e-commerce!! *ROTFL*

 

Aggiornamento del 3 Settembre

Adesso anche i publisher ZANOX  possono aderire al programma Webchasing. Maggior info qui

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Ago 27 2008

Alitalia: mancava solo Fantozzi!

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La ‘bad company’ sarà affidata a Fantozzi?
Sarebbe anche divertente se non fosse tragicamente vero! Sic
(con tutto il rispetto e la stima verso l’ex Ministro Augusto Fantozzi)

Ecco la notizia

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Ago 26 2008

ALITALIA

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Io credo: risorgerò,
questo mio aero vedrà il Salvatore !

Esce allo scoperto la cordata ed è interessante constatare l’abilità dei soliti noti di uscire dalla porta per poi rientrare dalla finestra (di destra o di sinistra non fa alcuna differenza).
La notizia:

I potenziali investitori in Alitalia si sono riuniti ieri per la prima volta sotto la regia di Banca Intesa per mettere a punto gli ultimi dettagli dell’operazione. Il ruolo di “pivot” nella cordata dovrebbe spettare a Roberto Colaninno, disposto secondo indiscrezioni a investire con la Immsi circa 200 milioni ricevendo in cambio (con l’ok di tutti i soci ribadito ieri) il ruolo di presidente con deleghe forti dal punto di vista strategico. Carlo Toto girerebbe per circa 300 milioni la sua Air One alla newco e ne reinvestirebbe circa un centinaio, probabilmente con il ruolo di vicepresidente.

La poltrona di amministratore delegato andrà invece a Rocco Sabelli che ieri ha illustrato le linee di massima del piano Fenice ai futuri azionisti: il progetto – cui lui stesso ha lavorato nelle ultime due settimane e ancora da finalizzare in alcune parti come la partnership strategica (Lufthansa, interessata pure ad Austrian, è in pole) – prevede una compagnia più snella, con un ritorno parziale a Malpensa, molto outsourcing e una quota vicino al 65% del mercato domestico.

All’incontro di ieri hanno partecipato anche altri gruppi pronti a mettere sul piatto cifre importanti anche se un po’ meno significative (in linea di massima sotto i 50 milioni): le famiglie Fossati e Riva, Sintonia (gruppo Benetton), Aponte, la Fingen dei toscani Fratini (quelli che hanno lanciato i jeans Rifle), il gruppo Ligresti e i fondi Equinox e Clessidra. Alla fine il parterre di soci dovrebbe arrivare a una quindicina di nomi tra cui Pirelli( nda Tronchetti Provera), Marcegaglia e Gavio.

Ma la chicca che passerà inosservata grazie alla bagarre che scatenerannno i numeri (presunti, reali, indicati, smentiti…) degli esuberi è a mio avviso la ‘bad company‘:

Rocco Sabelli, ha illustrato ai soci privati il Piano Fenice” messo a punto a Ca’ de Sass dal board di Banca Intesa. Il piano prevede lo spacchettamento della compagnia in due tronconi: da una parte ci sarà la nuova società sostenuta dalla cordata italiana e integrata con l’AirOne di Toto, dall’altra la vecchia Alitalia, una “bad-company” carica di debiti e di personale da liquidare.

Una azienda spazzatura dove esuberi e debiti saranno scaricati senza troppi convenevoli. In sostanza ‘i soliti noti’ pubblicizzano il debito e privatizzano gli utili (FIAT docet)

Tutta la mia solidarietà a quanti perderanno il lavoro e a quanti non vedranno MAI PAGATI i loro crediti!.

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Ago 24 2008

iPhone, tutti in coda ma a pagamento!

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Notizia pubblicata dalla Reuters:

In Poland, people are getting paid to line up.

“We have these fake queues at front of 20 stores around the country to drum up interest in the iPhone,” a spokesman said.

As part of a marketing campaign ahead of the iPhone’s Friday launch in Poland, the country’s largest mobile operator Orange is paying dozens of actors to stand in queues

E considerato che in spiaggia non ne sto vedendo molti, inizio a pensare che anche da noi Apple/Tim/Vodafone sono ricorsi ai figuranti per cercare di sostenere la vendita dell’iPhone! *ROTFL*

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